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giovedì 20 luglio 2017

Lavorando

Oggi è stato il mio quarto giorno di stage per l'alternanza scuola lavoro. 
Sono state ore difficili, ma intense, che mi hanno fatto pensare a quanto si può ottenere se ci si impegna. Oggi ho realizzato il mio primo servizio per il tg locale della Tv7 (canale 12) e ora che sono in autobus posso dire di essere veramente soddisfatta. Magari, o forse sicuramente per gli esperti del settore, non sarà fatto chissà quanto bene, ma a renderlo importante per me è stata la possibilità che mi è stata concessa di realizzarlo, l'appoggio che ho avuto dai colleghi più esperti e dalle due stagiste che grazie al cielo esistono, sennò non so come farei... Nella vita di tutti i giorni capita spesso - e credo sia un pensiero comune - di sentirsi un po' inutili, di non saper come occupare il tempo in modo produttivo. L'ambiente in cui mi sono trovata invece ha fatto sì che io non mi sia mai sentita così. Vedere come uno studio si riempia di occhi frizzanti, sorrisi appaganti e passi frenetici via via che le ore passano, vedere come anche i più esperti si fermino di tanto in tanto a lasciare un sorriso nell'ufficio di noi stagiste, vedere come cerchino di sostenersi l'un l'altro per un fine comune, è veramente bellissimo. Per realizzare questo scopo non viene sicuramente a mancare anche il battibecco, ma il giorno dopo è un nuovo giorno, un altro giorno con un obiettivo da portare a compimento. E così le ore passano, le giornate scorrono, ma i sorrisi ritornano, sempre. 


domenica 16 luglio 2017

Mafia

Criminalità organizzata, privazione della libertà e degrado sociale: un tumore in metastasi che, se trovati i farmaci giusti, può essere sconfitto. Lentamente, duramente per far tornare a respirare la nostra terra. 
Ci sono diverse problematiche che coinvolgono il nostro pianeta. Per esempio si parla  di "effetto serra": il corpo celeste che ci dà vita sta continuando a scaldarsi sempre più, la temperatura sale, la febbre della terra aumenta... Studiosi, scienziati, personalità di rilievo si stanno impegnando tanto per ridurre questo sintomo, ma perché così pochi pensano alle singole cellule del magnifico organismo chiamato "Terra"?

L'ignoranza riguardo il fenomeno Mafia, che ho compreso avermi accompagnata sino ad ora, è la via più semplice affinché le cellule tumorali continuino a moltiplicarsi. L'ignoranza del Nord, che crede che il suo organo sia ancora sano, rende cieca la società, la rende inconsapevole della terribile malattia che piano piano si sta ramificando in tutti i tessuti, in tutte le regioni, in tutti i comuni, in tutte le strade di questa nostra terra chiamata Italia. Oramai non si può più parlare di Nord e Sud perché questo è un nemico troppo difficile da sconfiggere senza l'interazione, l'unione e la collaborazione tra ogni singolo cittadino.

Questa è una malattia che coinvolge l'intero organismo. 

Prima che esso venga soffocato, perché non decidiamo di eliminare l'ignoranza che ci avvolge e partecipiamo attivamente alla sconfitta di questa malattia? 

A tutti coloro che desiderano conoscere ed essere in grado di aiutare il proprio paese, anche se nel proprio piccolo, consiglio vivamente di partecipare ad uno dei campi estivi che l'associazione "Libera antimafia" propone annualmente, perché "a volte le parole sono importanti" ed è bene conoscerle ed essere consapevoli del loro significato.

Per questo ho deciso di prendere parte a questa esperienza: non credo sia giusto affrontare un anno all'estero senza conoscere neppure il proprio paese. 

Un grazie speciale per avermi aperto gli occhi lo rivolgo all'eccezionale persona che ha gestito questi sei giorni di esperienza di volontariato nella comunità "al di là dei sogni". 

Al di là dei sogni c'è una realtà sognata, ma sta a noi renderla reale. 








domenica 9 luglio 2017

Ma la valigia?!

Nella prossima settimana mi si prospettano 6 giorni di alternanza scuola lavoro in una cooperativa in provincia di  Caserta in cui, da brava ragazza diligente quale sono, dovrò assistere a varie conferenze e lavorare la terra...

Venerdì 7 luglio:
Inizio a selezionare tutte le cose che mi potrebbero servire in questi giorni di ASL: scarpe, shorts, leggins, canotte, maglie, accapatoio, ciabatte, sacco a pelo...
Terminata la deposizione nel materiale da viaggio sopra al letto ormai senza materasso della camera degli ospiti mi avvio verso la mia confortevole cameretta e soddisfatta penso "è tutto pronto, basta solo metterlo in valigia".

Sabato 8 luglio:
Matrimonio e 18esimo= niente valigia pronta.

Domenica 9 luglio:
La sveglia suona impeccabile alle 10:00 di mattina, ma io mi alzo alle 12:30 pensando siano passati solo pochi minuti. Sale il panico, ma senza perdermi d'animo inizio subito a preparare le ultime cose e mi rendo conto che manca il cibo, ma proprio tutto, compreso il pranzo al sacco per l'indomani.
Scoraggiata guardo il letto e penso "come faranno a starci tutte queste cose in valigia?!".
Dopo lunghi minuti di attenta osservazione inizio a selezionare le cose non strettamente necessarie e mi ritrovo ad eliminare unicamente 3 maglie e un pantalone...

Ma adesso mi spiegate come cavolo farò a far stare tutto il necessario per un anno all'estero in soli 27 kg di valigia?!!




giovedì 6 luglio 2017

Bagno a fuocoo

Sabato 1 luglio 2017: fiamme divampano nel cassettone della persiana di un piccolo bagno della città di Padova.

Il piccolo bagno è il bagno nocciola piastrellato di casa mia che ora profuma di plastica bruciata e zucchero a velo.
Come mai? Lunedì 1 luglio mamma chiama mio fratello per disinfestare il bagno dalle vespe che annualmente costruiscono il loro adorabile alveare nel cassettone della persiana. Manuel arriva munito di spray anti insetti e di schiuma ammazza vespe per gli interni. Dopo aver soffocato le decine di animaletti (che poi chiamali animaletti quelle vespe giganti) presenti nell'alveare non si ode più alcun rumore. Soddisfatto propone di dar fuoco all'alveare perché, come gli era stato consigliato, in questo modo le vespe non sarebbero più tornate. Fieri delle nostre conoscenze prendiamo un bastoncino da sushi che gentilmente il ristorante di fiducia ci ha donato in omaggio e lo accendiamo con un accendino. Torniamo in bagno e 3-2-1 fuoco! L'alveare brucia ma... anche la persiana prende fuoco e con essa il cassettone che la contiene. Corro in cucina a prendere caraffa e bottigliette d'acqua e anneghiamo il tutto producendo una grande quantità di fumo.
Mamma non è a casa e per coprire l'accaduto spruzziamo nell'aria il mio stupendo profumo allo zucchero a velo.
Risultato? La persiana si è fusa, c'è odore di bruciato, ma la casa profuma anche di zucchero a velo e le vespe non ci sono più!
Sopravviverò all'anno all'estero?😱
P.S: Mamma Elisabetta, ignara dell'accaduto, arriva in casa e dice : "che puzza che fanno questi veleni!"